Partenariato pubblico e privato e i lavori delle aziende, e della politica, per lo sviluppo di modelli sostenibili: questi i principali temi trattati, alla prima giornata dei CEOforLIFE Awards 2025, da Giorgio Mulè, insieme al suo compagno di partito Alessandro Cattaneo, della IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera dei deputati.
Sul confronto tra pubblico e privato, i due rappresentanti di Forza Italia si sono detti dispiaciuti per la concezione attuale di questo rapporto, spesso, ritenuto aprioristicamente sospetto. In particolare, Mulè è intervenuto spiegando che bisogna combattere l’atteggiamento culturale che individua nel rapporto che il pubblico ha con il privato qualcosa di cui giustificarsi. Sulla stessa linea Cattaneo, il quale ha riportato il caso dell’ultima inchiesta urbanistica a Milano, di cui hanno suscitato scandalo le conversazioni intercorse tra i parlamentari e gli imprenditori o i rappresentanti delle associazioni edili. Lo stesso ha commentato allontanando i pregiudizi di alcuni: “Si tratta di colloqui normali per chi lavora sugli stessi problemi e non dialoghi su cui si annida qualche elemento corruttivo”.
A questo proposito, l’ex sindaco di Pavia ha continuato spiegando che la politica odierna non deve essere autoreferenziale, ma vivere di un confronto costante e di legiferare ascoltando coloro che sono i destinatari delle politiche.
Il successo del partenariato tra pubblico e privato, dunque, è da ricercare nell’ascolto e, per Giorgio Mulè, anche in processi educativi più al passo con i tempi, poiché è attraverso un’educazione completa e circolare rispetto ai temi attuali che si può costruire un rapporto costante, dialogante, leale e trasparente con il privato. E, poi, il vicepresidente della Camera ha concluso auspicandao un cambio di modello, in linea con quello statunitense: “Prima di pensare a imporre regole è opportuno valutare le azioni. Come nel caso dell’IA, prima arriva l’impresa e poi giungono le regole, altrimenti il privato si sente chiuso e abbandona il campo”.


